lunedì 16 giugno 2014

Carlo e Camilla in Segheria

A cena con delle amiche. Tipi diversi, esigenze diverse, gusti diversi.
Io cerco rapporto qualità prezzo e ricerca degli ingredienti. E da Carlo e Camilla mi aspettavo un po' di più.

Menù alla carta snello che mi piace. Vuol dire che non divento matta a scegliere e mi immagino cura nella preparazione dei piatti (ce ne sono pochi quindi saranno curati nel dettaglio). 
Carta dei vini ancora più corta e con poca varietà di aziende. Dicono che selezionano con attenzione i produttori, forse troppa e finisce per essere povera...
Ambiente spettacolare: intatta l'atmosfera della segheria con qualche inserto moderno che non stona.
Avventori: tutti molto molto fashion. Mi sento un po' un pesce fuor d'acqua.
Personale: in linea con gli avventori, molti attenti alla forma con il rischio di qualche scivolone del servizio. Ad esempio hanno aperto le bollicine facendo uscire il vino (avevano agitato la bottiglia?), hanno portato i piatti principali prima che una di noi finisse l'antipasto e nel descriverci i piatti indicavano un po' troppo da vicino gli ingredienti quasi da toccarli...

Nota: La prima bottiglia sapeva di tappo. Pazienza, succede. Il bicchiere con cui ho assaggiato la successiva aveva un moscerino. Che sfortuna. Il caffè me lo aspettavo offerto dalla casa. Mah, forse è' un pensiero troppo POPolare :-)


Ah, il cibo? Buono ma ormai è passato in secondo piano...

Ps. Le bollicine erano queste: