mercoledì 4 maggio 2011

La sorpresa del Raboso Piave!

L'abbiamo aperto per caso (il vino destinato alla cena è finito tutto nel lavandino...) e forse - ma l'abbiamo capito dopo - un po' sprecato per l'abbinamento non proprio adattissimo, ma il Raboso Piave di Ornella Molon ci ha proprio sorpreso!!

Grazie Betty per questa scoperta!

Ci sai dire qualcosa per caso del tappo? Mai visto prima....

13 commenti:

  1. Prima Vale, permettemi una correzione. Il nome dell'azienda è Ornella Molon (non Monon).
    Secondo poi sono felicissima che vi sia piaciuto!
    Il Raboso è il vino della mia infanzia, il vino credo più bevuto nelle osterie venete, venduto a calice, o a bottiglia (rigorosamente di plastica) che l'avventore va al bar a farsi riempire, o ancora a damigiane nelle cantine sociali dove costa (se è caro) 1,50 euro al litro...
    E' il vino che una mia amica gradiva particolarmente perchè sembrava Coca Cola (ovviamente non aveva alcuna cultura sul vino la mia amica :)) ad intendere che andava giù così bene ed era così facile da bere da sembrare una bibita piuttosto che il prezioso nettare...
    E dopo tanti maltrattamenti, finalmente un'azienda che nobilita il vino della mia infanzia!

    Sul tappo non so che dire. Le mie bottiglie non le ho ancora aperte, ma ho aperto il Friulano che ho preso da loro e che non mi è piaciuto particolarmente perchè c'è troppo frutto a mio avviso (loro consigliano l'abbinamento con il pesce, ma il pesce lo ammazza anche se è già cotto), e su quelle bottiglie ci sono normali tappi di sughero. Descrivici il vostro invece!

    Vi riporto poi un paio di passaggi presi dal sito della Molon sul Raboso che mi sono sembrati poetici...:
    [...] il vino RABOSO per fregiarsi della denominazione di origine controllata “PIAVE” deve essere commercializzato dopo almeno tre anni di invecchiamento in fusti di rovere. L’azienda Ornella Molon Traverso, credendo nella potenzialità fenolica intrinseca di base, invecchia il Raboso nelle proprie cantine per un periodo più lungo, uscendo sul mercato dopo 5 anni di maturazione, che si protrae per oltre due anni in barriques di rovere francese di II° e III° passaggio, più un altro anno in botti di rovere da 50 hl. Dopo l’imbottigliamento, affinamento in vetro per un altro anno prima del sacrificio.[...]

    Inoltre segnalo che la tecnica di allevamento è Sylvoz, mai sentita prima...(e i primi capitoli del libro ormai li ho studiati!!!!)

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  2. Grande Betty....
    Grazie per il commento che mi ha fatto venire voglia di provarlo.
    Il sylvoz, se non ricordo male è una tecnica di potatura lunga, tipo cordone speronato lungo con molti capi a frutto rivolti verso terra.
    Non ricordo se c'era sul libro ais o onav..

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  3. Manlio, l'azienda è a pochi km da casa dei miei. Se ti interessa vado a prenderti qualcosa.
    C'è anche il Merlot che è stato premiato che ho assaggiato da loro e che ora ho in cantina...
    Secondo me fanno bene i rossi. I bianchi che ho provato (Friulano e Ribolla) non mi hanno convinta molto, ma de gustibus... :-)

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  4. Potrebbe essere una bella ideaaa :)

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  5. Ciao a tutti, invitato da Manlio, intervengo con il mio mio primo post su questo blog per consigliare agli appassionati di raboso del Piave il "Rabià" di Italo Cescon, ottima espressione di questo vitigno.

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  6. Benvenuto Augusto!!!!!!
    Ragazzi accoglietelo bene perchè Augusto è un ottimo assaggiatore Onav e un ottimo assaggiatore ONAF ( F sta per Formaggi )....
    Chapeau

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  7. Benvenuto Augusto!!! (...ma Manlio, hai paura che ti facciamo fare brutta figura??!?!!?)

    Grazie per la segnalazione di Cescon, vicino anche quello a casa, il primo sabato libero del mio papà ci andiamo in gita!

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  8. Betty, ho corretto il nome direttamente sul post...sorry alla Sig.ra Ornella.

    Benvenuto Augusto!
    E comunque Manlio non serviva presentare il curriculum con tanto di titoli...ci metti in soggezione!!!

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  9. E fate bene, con cotanto personaggio sono in soggezione pure io :-)
    A parte gli scherzi, Augusto scrive molto bene e assaggia tanto :-)

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  10. Grazie a tutti per i complimenti: vedremo se sono poi cosi meritati....
    Betty cerca di andarci quando ci sono i figli. Si riescono ad avere molte più informazioni; ti consiglio di avvisare per telefono
    A presto

    Augusto

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  11. Ciao a tutti, sono Andrea il cognato della Betty. Ammetto subito di non essere al livello dei frequentatori del blog, ma vorrei lo stesso aggiungere un piccolo contributo. Consiglierei come cantina Giorgio Cecchetto, di cui ho avuto la fortuna di assaggiare il raboso Gelsaia a Cantine Aperte di qualche anno fa.

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  12. Benvenuto Cognato di Betty!
    Devo dire che la tua cognatina mi ha aperto, con il raboso piave della Molon, orizzonti finora inesplorati. Sono quindi pronta prontissima a continuare il meraviglioso viaggio del raboso e pertanto i tuoi suggerimenti sono utilissimi.
    Grazie!!!

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