sabato 9 giugno 2012

L'eccellenza ligure parte II - Francesca Bruna: un'altra donna senza trucco

Fa molta tendenza di questi tempi parlare delle donne del vino e qui, a Ranzo, un piccolo paese vicino ad Albenga dove sembra che il tempo si sia fermato agli anni '70, ce n'è una davvero speciale.
E' Francesca Bruna, che insieme al marito porta avanti il lavoro iniziato dal padre Riccardo (U Baccan, il Capo).

Avevamo bevuto il prodotto di punta dell'azienda - U baccan, appunto- in una "chicchettosa" trattoria qualche anno fa.
Pensavamo di trovare una cantina più moderna, considerate anche le belle etichette dalla grafica innovativa. Stentiamo invece a riconoscerla dall'esterno dato che l'ingresso non è altro che quello di una casa...adiacente al negozio di commestibili, come ci indica una gentile signora del posto.

Ma dov'è la cantina?

Della porta di ingresso ci dimentichiamo subito.
Francesca ci aspetta e ha preparato l'incontro con attenzione.
Prima di scendere in cantina, Francesca ci mostra due recipienti in cui tiene con orgoglio i campioni dei suoi terreni.  L'argilla azzurra dove nasce il Maje' e l'argilla rossa, su cui crescono le vigne del Le Russeghine.  Terreni diversi, stesso vitigno, il pigato.

Le argille di Francesca

Chi ci conosce sa che basta questo per stuzzicare la nostra curiosita' e con piacere ci facciamo portare da Francesca in cantina.
L'assaggio dalle vasche ci permette di cogliere appieno le differenze tra i tre diversi pigato prodotti dall'azienda:

- il Maje', argilla azzurra, 12 ore di macerazione, solo acciaio.
- Il Russeghine, argilla rossa, 36 ore di macerazione, solo acciaio,
- l'U Baccan, un mix tra le due argille con prevalenza di quella rossa, 24-36 ore di macerazione, affinamento in parte in tonneau di acacia, che da' al vino una dolce rotondita' senza marcare troppo.

La mineralita' dell'argilla rossa spicca nel Le Russeghine, che Francesca definisce il vino della tradizione e che per Duemilavini quest'anno ha avuto la meglio su U Baccan.
Completiamo la degustazione con il sorprendente Pulin, 70% granaccia, 30% Syrah e Barbera.
Qui ritroviamo il rovere in affinamento ma in bocca e al naso non si avverte. Il profumo e' elegante e complesso con toni fruttati e quel leggero richiamo alla cipria che tanto mi piace. In bocca non delude. Da provare.

La degustazione con Francesca

Francesca ci saluta ringraziandoci per la visita. Ci dice che e' un piacere ricevere appassionati per poter raccontare il proprio lavoro, la propria vita.
Grazie a te, Francesca. La visita di oggi entra a pieno titolo tra quelle da ricordare.

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