sabato 2 giugno 2012

Un giorno in Roero

In modo del tutto casuale, sono finita in Roero.
La scusa era utilizzare una smart box prima che scadesse e la destinazione non l'ho scelta io, ma una volta inviatata ho scelto l'azienda da visitare.

E così, dopo aver consultato Duemila Vini e provato a contattare un paio di aziende, prendo appuntamento con la signora Daniela nell'azienda Angelo Negro.

Producono 20 tipologie di vini, ma a me interessa il Roero: Arneis e Nebbiolo e così trascino la mia amica - del tutto a digiuno da questo mondo - a Monteu Roero.

L'azienda, la casa, il panorama e i 60 ettari di vigna sono spettacolari.... Inutile descriverle, meglio mostrarvi direttamente le foto..

Il panorama (e le vigne) dal piazzale della casa
L'azienda (e casa)
  




























Le vigne di Roero



















Ci colpisce immediatamente la pulizia, l'ordine, il rigore e la pace...
L'appuntamento con il ragazzo che ci accompagna nella visita guidata è alle 14. Partiamo subito dalla cantina di vinificazione dove enormi serbatori di acciaio, alcuni vuoti e alcuni ancora pieni di vino, si stagliano in un capannone moderno, automatizzato e pulitissimo.

Il ragazzo che ci accompagna è un dipendente, giovane, davvero "devoto" che però ha ancora un pochino da imparare su come fare una visita guidata, ma ciò non ci impedisce di fargli mille domande alle quali risponde con competenza.

La zona più affascinante della cantina, che è stata rifatta completamente circa 4 anni fa, è la barricaia e la sala dove ci sono botti e barrique, ricostruita tutta con mattoni dell'epoca della fondazione dell'azienda agricola (1670...) dove si respira davvero il fascino dell'antico nonostante sia di recente fattura.

le barrique di rovere francese
le botti e chiara
Impressionano comunque la pulizia e il profumo, ci sarebbe da farci un salotto in questa cantina tanto è accogliente e confortevole!

E' però giunta finalmente l'ora della degustazione in cui - nonostante i più di 20 vini presenti nella gamma - io ho già scelto sarà completamente dedicata al Roero (Arneis e Nebbiolo).

Assaggiamo dunque:


Perdaudin, 100% Arneis, affinato per 6 mesi in acciaio con battonage.
Sudisfà, 100% nebbiolo, affinato 24 mesi in botti di rovere francese, 1/3 nuove.
Prachiosso, 100% nebbiolo, 18 mesi in legno. 50% botti di rovere, 50% tonneaux.












Perdaudin Passito, 100% Arneis affinato 18 mesi in barriques francesi.













Qualche nota di ciascuno di loro:
  1. Perdaudin (2011): profumato al naso, inteno e complesso in bocca. Scopro che invecchia molto bene e dopo 8-10 evolve assumendo sapidità, minerali, toni erbaci e talvolta, pietra focaia...
  2. Sudisfà (2004): è davvero incredibile l'equilibrio e l'armonia di questo vino... 
  3. Prachiosso (2009): un tannino ancora un po' aggressivo in prima battuta (sarà che è giovane...), ma ottimo dopo un pezzo di grana!
  4. Perdaudin Passito: al naso sembra moscato - che è quello che normalmente accade dopo l'evoluzione in legno, ci dicono. Peccato che alla fine spicchi troppo la nota alcolica che è un po' eccessiva...
Alla fine ce ne andiamo con il nostro vino acquistato e anche con quello regalato e dopo più di 2 ore di chiacchere e racconti con il ragazzo che ci ha accompagnato.

Mi è venuta quasi voglia di assaggiare qualcos'altro della gamma, mi sa che se torno in Piemonte ripasso a trovarli!





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